Dopo aver acquistato monete o lingotti d'oro, si pone il problema di come conservare oro fisico in modo da tenerlo al sicuro da qualunque evento negativo e proteggere così il proprio investimento.
Ci sono diverse maniere per conservare l'oro e ciascuna di esse ha, chiaramente, pregi e difetti da valutare in ogni singolo caso.
La prima opzione prevede di depositare il proprio oro fisico in una cassetta di sicurezza collocata in una banca nazionale. Le banche offrono ovviamente altissime garanzie dal punto di vista della sicurezza, ma richiedono, in cambio di tale servizio, il pagamento di una somma annuale che può variare a seconda della quantità d'oro e dell'istituto a cui ci si rivolge. Il rischio più grande che si corre optando per tale soluzione riguarda l'eventualità di una forte crisi finanziaria, che porti le autorità a costringere tutti i privati cittadini detentori di oro a consegnarlo allo Stato in cambio del corrispondente in valuta monetaria, la quale in poco tempo verrebbe fortemente svalutata dall'inflazione. I depositi presenti nelle banche sarebbero, in questa circostanza, i primi ad essere espropriati. Tale eventualità, verificatasi nel secolo scorso negli Stati Uniti, può apparire remota, ma va tenuta in debita considerazione, specialmente da parte di coloro che possiedono ingenti quantitativi di oro fisico.
La seconda opzione è molto simile alla precedente, ma vede come società depositaria del proprio oro non una banca nazionale, bensì un'azienda privata, specializzata nei servizi di custodia di preziosi. Anche questa ipotesi prevede dei costi annuali, inoltre in questo caso bisognerà cercare una società che offra le massime garanzie di sicurezza, cosa non sempre facile, specialmente in Italia. La scelta di una società privata, inoltre, non mette completamente al riparo dall'eventualità di un'espropriazione già descritta in precedenza, anche se è certamente migliore in questo senso rispetto al deposito bancario.
La terza opzione è la più economica ed immediata e prevede di conservare l'oro fisico all'interno della propria casa, in una cassaforte o in un altro luogo considerato sicuro. Questa eventualità non implica costi aggiuntivi, se non quelli relativi ad un'eventuale assicurazione contro il furto, ed offre inoltre la disponibilità immediata dei lingotti o delle monete in proprio possesso, senza il timore che la società presso la quale l'oro è depositato possa in qualche modo limitarne la possibilità di ritirarlo. Tenere però l'oro fisico nella propria abitazione può essere rischioso, oltre che nell'eventualità di un furto, in caso di default nazionale: una crisi finanziaria statale di proporzioni molto elevate potrebbe rendere addirittura illegale il possesso di oro e ci si troverebbe quindi impossibilitati ad immettere sul mercato lingotti e monete.
L'ultima possibilità per chi detiene oro fisico è quella di conservarlo presso le stesse società che ne effettuano la compravendita, in caveau o forzieri che nella quasi totalità dei casi si trovano al di fuori dei confini nazionali. La fiducia nei confronti dell'azienda in questione rappresenta il più grande scoglio da superare, poiché affidare il proprio oro ad un altro soggetto che, per giunta, lo detiene a centinaia di chilometri di distanza può essere considerato poco raccomandabile da molti. Anche la difficoltà di prelevare fisicamente il proprio oro va tenuta in considerazione, poiché tali aziende applicano commissioni piuttosto alte a chi sceglie di ritirare i lingotti di sua proprietà. Di contro, tenere il proprio oro in uno stato estero, può proteggere da eventuali collassi dell'economia nazionale consentendo, in tale malaugurata eventualità, di recarsi fisicamente presso il luogo in cui l'oro è conservato e ritirarlo, pur sobbarcandosi le spese previste.